martedì 26 marzo 2019

That's not perfect

Ho sempre pensato a quanto fosse WOW la vita nei social. A quanto fossero abbaglianti i colori delle foto postate su Instagram o quanto fossero interessati e chilling le foto delle modelle fashion blogger che posano su di uno sfondo panoramico di una città europea o del Grand Canyon.
L'impatto e la parola che rimbomba nel cervello di chiunque è semplice: perfetto.
Perfetta è la vita di questi soggetti, perfetta è la posizione in cui si trovavano nel momento in cui la macchina fotografica a fatto 'click', perfetta e la cottura della brioches che aspetta sulla destra della modella di essere mangiata (per cui tra l'altro ti chiedi, com'è possibile che si mangi una sleppa così di brioches a colazione e riesca a mantenere allo stesso tempo quella linea??), perfetta è la luce dell'alba catturata nella stessa foto.

E allora parte il loop del desiderio: un desiderio puramente irrazionale se ci pensi. Desiderare una vita in continuo viaggio, con un lavoro ancora non troppo chiaro, con un corpo da 45 kg che se ne mangia, come minimo, due di burro alla settimana.

Una gita perfetta insomma.
I social ci rendono veramente ciechi a colte, dobbiamo ammetterlo. Cio che ci vendono visivamente è la lussuria di qualcosa che non potremo mai avere o essere e che causa un senso di frustrazione infinita dalla forma di una scala a chiocciola.
La sensazione di essere mai abbastanza per noi stessi, per la società e per chi ci "follow".

Io ho fatto una scelta: ho scelto di essere il contrario. Voglio essere impacciata, venire brutta nei selfie e pubblicarli, scrivere e dire parolacce, magari lamentarmi di quanto a volte la vita possa fare davvero schifo e infine.
Riderci a crepapelle e ringraziare il cielo per l'esistenza di quella brioches che tu hai la possibilità di mangiarti sul serio perché non ti importa nulla di avere un kilo di troppo .

lunedì 2 ottobre 2017

Il diritto di sedersi a gambe aperte

Sapete una cosa, mi sono sempre stupita dell'orrore e della banalità della disuguaglianza che attanaglia il genere femminile. Ed è una visione davvero pessimista lo ammetto. Ma tutto questo mi viene in mente, anzi, come donna lo sento, perché dopo aver visto i tanti sforzi che le nostre antenate hanno fatto, ciò che hanno conquistato e l'attuale lavoro che stanno svolgendo ancora le donne e le femministe di oggi, ancora dopo tutto questo, una concreta, reale uguaglianza non c'è. Non c'è rispetto. Anzi a volte vedo che c'è ancora più spregio. Non c'è cortesia. Non c'è comprensione o empatia nella maniera più assoluta.C'è solo quella dannata convinzione di inferiorità. E se il riflesso a cui ti rivolgi ti fa sentire inferiore, beh allora ogni tanto, anche se combatti quella sensazione e ti convinci che le cose non sono così, ti senti comunque inferiore per davvero.
Schiacciata dall'immagine che la società ti offre. Delusa dal tuo aspetto quando guardi un cartellone pubblicitario di intimissimi. Troppo vecchia, quando non ricevi il rispetto che ti andrebbe dovuto. Troppo stupida, paradossalmente, per essere vista oltre il tuo aspetto e il tuo faccino da bambina. Troppo poco determinata, dall'immagine che solo l'uomo può dare di essere virile e condottiero.
Ma noi siamo di più: non siamo schiacciate, ma emergiamo sempre dalle nostre macerie. Siamo creature meravigliose, perché uniche nel nostro aspetto ma sopratutto nel nostro carattere. Non invecchiamo mai, perché rimaniamo vitali nell'animo e nel coraggio. Mai stupide, perché oltre la spazzola per i capelli usiamo l'ingegno che ci è sempre servito per combattere.
Non siamo mai state così determinate, perché davanti a questi riflessi che rispecchiano il falso dobbiamo essere più condottiere e guerriere che mai.

Oltre alla battaglia che ci accingiamo a combattere tutti i giorni, mi sono sempre trovata davanti ad un enorme dilemma. Il comportamento della donna è sempre stato richiesto come dolce, caritatevole, puritano, rispettoso. La donna "volgare", sguaiata, che non accavalla le gambe quando si siede è sempre stato oggetto di preconcetti, delusioni, malcontenti, perfino offese. Solo l'uomo è sempre stato legittimato nell'atteggiarsi da vero DonGiovanni, un rubacuori, addirittura un por*o.
La donna che fa sesso è sempre stata un tabù. La donna che trae piacere "per conto suo" è sempre stato visto come innaturale. Quando ormai chissà da quanti anni anche in tv questo tema è stato affrontato chissà quante volte e presentato come un qualcosa di assolutamente normale, umano.
E' questo che spesso mi sconvolge: il potere di certe situazioni, di certe persone e di certe correnti di pensiero bigotte che porta a non considerare il genere femminile, e non solo, come meno esseri umani dell'uomo. Egli viene giustificato con frasi come "Sono gli ormoni". La donna è giustificata con tale frase solo per motivare una ramanzina dopo una lunga giornata di lavoro.
Spesso insomma mi ritrovo a vedere il mio riflesso meno umano: meno legittimato dal tenere alcuni comportamenti, meno legittimato dal flirtare, meno legittimato dal bere fino alla sbronza, meno legittimato dal dire parolacce a dal parlare in modo sguaiato "da camionista", come solo un vero "maschio" può fare.
Se vivessimo negli anni '50 probabilmente non mi stupirei. Avremmo dovuto essere madri e casalinghe modello. Ma ora, nel XXI secolo, nel 2017, no, non lo accetto. E si consideri che con questo non intendo dare appoggio a comportamenti più o meno non rispettosi, non decorosi.
Se mi passasse per strada un uomo di mezza età che reputo affascinante, non mi metterei a urlare "Ehi bellezza!". E' pur sempre un uomo più vecchio di me, e questo lo rispetto. Mi è sempre stato insegnato da bambina che agli adulti si deve rispetto, semplicemente perché più saggi, e questo mi sta bene anzi sono più che d'accordo.
Però. Però... Nel 2017, se mi passasse in mezzo alla strada un uomo affascinante, di mezza età, non so se esiterei nel fare un ammiccamento alla mia amica per esprimere approvazione.
E questo credo che debba essere la stessa cosa anche dall'altra parte del fiume. Ad un uomo che apprezza, non pubblicamente e senza spararlo ai 4 venti, una bella donna che incontra per strada non ho nulla da dire. Lo avrei se quell'uomo gridasse "Ehi bellezza!" in mezzo alla strada, magari causando risatine e sguardi vomitevoli da parte degli altri maschietti della piazza.
Basta preconcetti. Basta dire che le bambine si devono fare belle e devono giocare a stirare i vestiti e a fare le mamme mentre i bambini devono giocare all'astronauta o allo scienziato.
Basta. Basta presumere, pretendere, che una ragazza debba stare a gambe incrociate e bere capiroska alla fragola. Accettiamo anche la ragazza che beve birra (che rutta anche!), che sta seduta scomposta e a gambe aperte. E' una maleducata? Puoi dirlo forte, direi lo stesso di un uomo.
Ma allora perché fare le maleducate ci piace così tanto? Perché ci piace flirtare? Perché ci piace ridere in maniera sguaiata e dire parolacce?
Perché non è giusto non poterlo fare. Perché abbiamo il diritto di farlo. Perché vogliamo essere ribelli. Perché vogliamo essere umane.
Perché l'essere umano spesso e volentieri, è un completo maleducato.

sabato 30 settembre 2017

Attrazione: biglietto da visita per fregatura land

Ed eccola che arriva. Sei lì, in piedi, magari con un bicchiere di birra in mano mentre ti fumi una sigaretta e ti stai facendo completamente i cavoli tuoi. Hai la testa per aria, stai viaggiando sulle nuvole e ti stai solo godendo la serata... 
Ma poi senti quella specie di tic. Sì, quel tic alla testa, o all'orecchio che ti fa venire solletico al collo, alla base della nuca. Allora ti sistemi e senza accorgertene ti passi una mano tra i capelli, come se quel gesto li rendesse più pettinati. Primo avviso. Non ci fai caso e continui a chiacchierare spensierata. Ma poi inizi a sistemarti i vestiti. Accavalli le gambe. Ti metti distrattamente un braccio sui fianchi, finché qualcuno non ti fai notare che sei in una posizione completamente innaturale, magari con una tipica frase "Ma che cosa stai facendo?", e niente, tu inciampi sui tuoi piedi ancora accavallati e fingi un'espressione stupita ed innocente. 
Ed ecco che le antenne iniziano a darti un segnale. Rispondi alla conversazione ridendo e sorridendo più spesso. La gola ti pizzica, la pancia borbotta, il tuo corpo sta mandando segnali confusi e agitati, tanto che inizi a pensare "ma che cazz...?". 
Ma lo sai che la risposta a tutti questi segnali è semplice, è lì, pronta ad accoglierti a braccia aperte. 
Attrazione. Un verso sbatti, diciamocelo. Probabilmente l'attrazione è alla base di qualsiasi relazione più o meno amorosa. Se non c'è attrazione non c'è interesse. O almeno, non c'è l'interesse del primo impatto. L'attrazione che viene in seguito al primo impatto è diversa, è anticipata da un interesse che viene coltivato nel tempo. Ma l'attrazione del primo impatto è solo uno stupido dato di fatto. E' il tipico cartello autostradale che ti informa "Sei fottuta", e poi ti ride in faccia. Ah, ah. 
Un dato di fatto che, per chi vuole avere sotto controllo il mondo intero, come ad esempio il genere femminile (senza generalizzare volontariamente), diventa un bel problema. Anche perché il 90% delle volte il soggetto in questione è un emerito imbecille. Non c'è davvero niente, niente e dico niente in quel soggetto che possa cogliere il tuo interesse, almeno caratterialmente e personalmente. Di solito è il giullare e/o pazzo del villaggio, il simpaticone che ubriaca tutti con le sue parole ammalianti che sanno di champagne e poi si rivelano vino San Crispino. Il soggetto che si atteggia con discorsi intelligenti in superficie e cazzate nel profondo. Valori buttati lì a caso che purtroppo, quando c'è attrazione, ti fanno davvero ubriacare, ubriacare di endorfine e altri stupidi ormoni della felicità, oppure sono solo ormoni da pre ciclo, post ciclo, insomma stupidi ormoni femminili e basta. 
Il giorno dopo la rivelazione della tua situazione precaria, inizia il delirio: come ho fatto, come è potuto succedere, ma perché a me, quando, dove, chi sono, con chi mi sto a confondere, ecc. Ti senti una vera stupida, una stupida intrappolata dai paletti del tuo fisico inutile ancora mezzo adolescente, e  mezzo semi adulto in crisi. Tutti problemi che il cervello non può assolutamente controllare.
Ho sempre trovato affascinante l'auto lavaggio del cervello adolescenziale. Dal nulla viene creato il nulla e questo processo si ripete per un numero indefinito di anni, alla ricerca di un misero significato di vita, fino a quando ci si stufa e si smette di cercare. A quel punto la concentrazione si sposta sull'invecchiamento e l'orologio biologico che già a 22 anni inizia a fare tic tac nella tua testa, ti avvisa che a 30 anni non manca così tanto e che se devi fare dei figli ti devi dare una mossa. Quando anche questa crisi passa, dal momento in cui decidi di non avere creature moleste intorno a te per il resto della tua vita, rinizi a preoccuparti del tuo aspetto, perché qualsiasi altro motivo non sarebbe stato abbastanza superficiale.
Beh, quando c'è attrazione questo motivo viene rimpiazzato dal forte impulso di fare colpo e di non farlo, di fare qualcosa e non fare niente, di strapparti i capelli o rasarti direttamente. 
L'attrazione è un vero biglietto da visita per la fregatura land: l'impulso sessuale è il più primitivo degli istinti umani e non fai altro che sentirti combattuta sul da farsi, sul seguire l'ormone o seguire il cervello. 
Il vero problema non sta nell'attrazione in sé: il problema sta nelle sue conseguenze. Ma noi donne lo sappiamo fin troppo bene: l'attrazione non porta proprio a niente. Porta alla famosa botta e via e basta. E che tu lo faccia o meno non ha importanza, ognuna è libera di fare e decidere della propria vita e soprattutto del proprio corpo qualsiasi cosa voglia. Ma per chi è ancorato irrimediabilmente e disperatamente all'amore cavalleresco di Cenerentola o di qualsiasi altra principessa da strapazzo in cui non crede nemmeno, è un problemino. Non è da te, non è nella tua natura. Stai cercando un diverso genere di rispetto e di interesse. La "notte di fuoco" la vuoi dal tipo che non è interessato solo al tuo corpo, ma al tuo cervello, alla tua personalità,al modo in cui ridi, o al tuo gesticolare e parlare da perfetta idiota. E' la maledizione degli irrimediabili semi romantici che non vogliono esserlo. E' quel tipo di promessa o di stretta di mano che hai fatto con te stessa: essere desiderata da chi davvero ti desidera, da chi ti merita e da chi ti vuole bene veramente. 
Quindi ecco il guaio dell'attrazione. C'è chi si butterebbe nel vuoto. Lo farebbero tutti se non ci fosse il grillo parlante Cenerentola sulla spalla ogni volta che ci si pensa. In fondo la vita è una, va vissuta e sinceramente, lasciarsi andare, cadere e lasciarsi trasportare è una sensazione ammaliante come poche. E quindi c'è chi non si butta e sta a guardare. Si ingelosisce perché nel frattempo il pazzo del villaggio ha già cambiato canzone e quindi wow.
E allora basta fidarsi che palle. Andata l'attrazione di secondo impatto. Disintossichiamoci piano piano pensando ad altro tra un "chi cavolo è quella" e un "vorrei ammazzarlo" tira l'alto.
Prima o poi ce la faremo. In fondo la cotta da attrazione passa piuttosto velocemente. 
Ma non si può negare che non aver accettato quella fetta di torta al cioccolato per poi rimanere lì a guardare gli altri che se la mangiano è una vera tortura.


martedì 31 marzo 2015

Quando essere stronzi diventa la cosa giusta da fare

ATTENZIONE: L'ARGOMENTAZIONE QUI SOTTO NON VUOLE ESSERE PRESUNTUOSA O LEGGE DIVINA O ANCORA OFFENSIVA; OGNI OPINIONE DIFFERENTE è PIENAMENTE ACCETTATA Nè TANTOMENO CRITICATA. GRAZIE PER L'ATTENZIONE,
BACINI AMORINI.


Vi è mai capitato, davanti a un commento poco gradito della persona con cui state parlando, di avere la voglia morbosa di rispondere male? Eh no, non male nel senso che vi stampate sul viso un bel sorrisone da imbecilli e fate finta di niente mentre quel commento è stato come un pizzicotto nelle budella.....

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Eh si, si e si, intendevo quel preciso momento in cui quel finto sorrisone e la faccia da ebete si trasformano in una graziosa smorfia spastica alla joker, gli occhi iniziano a uscire dalle orbite, e dalla bocca vi cola velocemente della bava bianca con le bolle tipo un cane con la rabbia..... adoro questa immagine.
Ma scherzi a parte chi su questa terra non ha mai provato la sensazione di voler fortemente insultare nei peggior modi la persona mal capitata? 
Solitamente le reazioni più classiche a queste forte emozioni sono due:
1. Con la persona umile abbiamo la REPRESSIONE, ovvero coloro che verso quella che considerano un' offesa graffiante nei loro confronti annuiscono e ci passano sopra senza darci troppo peso..... che teneri <3 
2. Con la persona più estroversa e con un carattere più forte invece, c'è da aspettarsi una risposta forte, una critica o comunque una reazione pronta, un' ESPRESSIONE aperta e dichiarata dell' offesa subita. 
Ma ora, dopo aver fatto la lista della spesa elencando le due reazioni più comuni o comunque a mio parere più conosciute, vorrei fare marcia indietro.
Usare il modo di dire 'più comune' non è stata infatti una coincidenza: guardiamoci 
seriamente negli occhi alla Scuttle Risultati immagini per scuttle
il comico gabbiano pazzoide della Sirenetta ( per chi non l' avesse ancora visto perché 'cartone ormai vecchio degli anni della mi nonna in carrozzina' si dia una mossa a vederlo o si aspetti un calcio nel ***, eh ops, si insomma quello ) e diciamoci la verità; questi due stereotipi non sono altro che due cliché comici.
Eppure qui non siamo in una commedia, qui c'è bisogno un pò di realismo: le persone umili infatti non sono le solite persone che non hanno il coraggio di dire quello che pensano o che non hanno carattere, ma più comunemente sono coloro che volano bassi perché non vogliono discutere su argomenti futili, la 'danno vinta' perché non ne vale la pena o, se vogliamo mettere un pò di sana tragicità, lasciano perdere perché preferiscono avere torto che sentirsi male e rischiare di perdere qualcuno. 
E cosa dire delle persone emotive/espressive? Che, come ancora il senso comune vuole, sono quelle persone perfide e cattive? Perché dovrebbero esserlo? 
Non potrebbero essere semplicemente coloro che ritengono che esprimere la propria opinione sia più importante piuttosto che lasciare le cose come stanno e fare la 'collezione Panini' di rimorsi e cose non dette?
Ognuno ha le sue ragioni. Ognuno ha il suo carattere e modo di fare. Ma siamo ancora realisti: stiamo parlando seriamente di bianco e nero? e il grigio dove lo vogliamo mettere?
Già, qui infatti non voglio assolutamente riferirmi a chi avrebbe torto o ragione in una situazione nella quale la tua amica ti dice che stamattina hai una faccia da zombie e sembri invecchiata di 40 anni in un giorno solo....
Mi riferisco anche a questioni più grosse.... anche a quelle più grandi di noi stessi. Quelle situazioni nelle quali, quando ci siamo dentro, in quel momento riteniamo questioni di vita o di morte... e che poi magari dopo un mese riteniamo stupidaggini ( oddio, mi è venuto un enorme flash-back di quando ho fatto la maturità nemmeno un anno fà. Ahahaha una delle inutilità più inutili della vita. Scusate la rima. Cacchio. ).


Ma passando ad altro... Volevo fare una chiacchiera anche riguardo a YOUTUBE.
Non so voi ma io negli ultimi due anni ne sono diventata matta. Come direbbe il mi babbo, dentro quella scatola rossa del computer c'è veramente di tutto ma soprattutto ci sono a mio giudizio degli ENORMI TALENTI. Stamattina in particolare mi sono fatta un giro completo delle mie iscrizioni.... e ne ho tratto veramente delle perle di saggezza: già, perché ogni youtuber di questa terra sembra a volte volerti donare una morale o attraverso semplici aneddoti della loro vita quotidiana ti offrono un insegnamento. 
A me piace chiamarlo il potere della quotidianità nei giovani.
Per farvi degli esempi ne citerò alcuni:
a. PewdiePie : non so se lo conoscete ma è uno youtuber piuttosto famoso e con un sacco di iscritti. E' svedese ma parlando la lingua ormai universale, l' inglese, riesce a comunicare con tutti i ragazzi del mondo e secondo me ha la bellissima caratteristica di dare la sensazione di dialogare realmente con il suo esercito di bro! ringraziandoci continuamente e con il suo bellissimo saluto BROFIST!
Felix è un ragazzo davvero alla mano e che sa prendersi 'seriamente' in giro: oggi guardando qualche suo video, mi sono ricordata di quanto sia stato saggio nell' aver fatto un video dove raggruppava i "Mean comments" ovvero i cattivi commenti di qualche persona, ironizzando al massimo la situazione e facendone un video divertente e spassoso ma qualche giorno dopo, ancora più saggiamente,ne ha pubblicato un altro dove al contrario elencava una serie di commenti commoventi e pieni di gratitudine da parte di alcuni ragazzi, tra i quali alcuni con delle problematiche importanti.
Insomma, Pewds insegna davvero a fare delle ingiustizie e del veleno altrui una semplice risata; 
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b. Daniele doesn't matter : questo ragazzo davvero divertente e che riprende video esilaranti trovati per internet, oggi mi ha davvero dato una perla.
In un video dove parlava di 'persone stronze' mi ha rivelato quanto sia importante capire che spesso, indipendentemente dal fatto di agire nel modo giusto o sbagliato, le persone crederanno comunque che tu abbia fatto un errore e io aggiungo che te la faranno pagare in ogni caso. Credo che il consiglio di lasciare semplicemente correre, anche se superficialmente ovvio, sia una genialata nonché un insegnamento di vita;

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c. Violetta Rocks : una ragazza veramente unica nel suo genere che ho scoperto davvero poco tempo fa e che mi ha seriamente colpita; Violetta sa rendere ogni situazione divertente al punto da farti ridere in maniera sguaiata, ma soprattutto sa usare un sarcasmo pungente che, facendoti sorridere, ti trasmette la sottostante frustrazione di quando la vita non va, insegnandoti quasi un vero metodo o legge assolutamente originale per sfogarti e liberarti dalla rabbia della figuraccia fatta al supermercato quando la tua carta è stata pubblicamente rifiutata' perché hai finito i soldi e non te ne sei manco accorta' ( evento realmente accaduto alla sottoscritta ).

Risultati immagini per violetta rocks youtubeRisultati immagini per violetta rocks youtube



Insomma che ci si arrabbi o meno.... life sucks... 
Basta impuntarci sugli errori, difetti o aspetti che non ci piacciono degli altri. Vivi e lascia vivere, litiga, sfogati, confrontati ma senza offendere soprattutto chi ti vuole bene, per poi fare pace, magari anche piangere e non pentirti mai di sbagliare, perché se non lo facessimo non saremmo esseri umani e comportandoci come robot non potremmo davvero imparare niente dalla vita. Un bacione vostra ,
#mezzadonna  :)


Per chi fosse interessato, vi lascio i link dei canali degli youtuber :)

PewdiePie: https://www.youtube.com/channel/UC-lHJZR3Gqxm24_Vd_AJ5Yw  

Daniele doesn't matter: https://www.youtube.com/channel/UC55K4yunQreID0UoVMxgm3w

Violetta Rocks: https://www.youtube.com/channel/UCbepRPuq5VI7PeYU96RJUEw


domenica 23 novembre 2014

Quando hai un appuntamento e i tuoi capelli fanno puntualmente schifo

D' accordo ragazze ( dovrei anche dire ragazzi? massì dai! ), non mi dite che non vi è mai capitato quando, inaspettatamente, vi organizzate con il vostro lui per uscire la sera stessa e vi rendete conto di avere dei capelli, ehmm come si potrebbe dire in un altro modo? .. ci rinuncio #demmerda! XP . Ovviamente non c' è nulla da fare, sono una causa persa. Se fossimo in un film vi darei una pacca sulla spalla e vi direi " Daje sorella non ti preoccupare! Quello che conta è SOLO l' aspetto interiore e lui saprà capire quanto siete speciali senza tener conto della vostra coda scompigliata e delle vostre occhiaie!".
Ma no!, qui bimbette mie non siamo in un film e sicuramente non sarò io a illudervi del fatto che il genere maschile non stia attento per come siete messe di tetteculoequant'altro....  Si siamo tutte d' accordo del fatto che in realtà quello strano mondo di ragazzi che si accontentano di andare in giro con la stessa felpa del giorno prima e un paio di scarpe da ginnastica di almeno 7 anni, non sembra veramente interessarsi del come ci conciamo per uscire il sabato sera. 
Eppure no io non lo accetto e vi proverò il contrario seduta stante!
Partiamo quindi dalle cose basilari.
Il set: Arco della pace per chi vivesse a Milano, qualunque altro ritrovo tra amici a due passi da un pub/discoteca/bar o altro per gli altri;
Il make up: Ovvio noi ragazze siamo super. Un vestito? Un paio di jeans e una camicia con magari un paio di tacchi comodi? O un paio di parigine ed il resto non importa perché con quelle hai già fatto tanto... Insomma secondo scelte e stili diversi la #bimbadelsabatosera qualunque cosa si metta è a suo agio. Un poco di eyeliner o rossetto che sia ed è fatta. E badate bene sto parlando del tipico sabato sera tra donne o comunque gruppo di amici, non confondiamoci le idee; nessun incontro ravvicinato con l' uomo dionisiaco del terzo tipo ( come ad esempio appunto un' intera serata con l' omo che vi piace ad un appuntamento ) vi può mettere in agitazione. Comunque sia, voi brillate come solo la #bimbadelsabatosera può fare.
Ma torniamo al racconto: insomma pronte per uscire vi incamminate verso il punto di ritrovo. Ed eccoli lì. Il gruppo di maschietti che stanno fermi con una birra in mano ad aspettare la passerella di ragazze che si accingono a presentarsi al punto di ritrovo, magari anche con passo veloce ( ovviamente siamo sempre in ritardo ).
Si, sono proprio quel tipo di ragazzi che descrivevo prima #felpaescarpedaginnastica che non fanno caso all' aspetto esteriore. MA!, appena vi vedono si sforzano per non tentare di fare un fischio perché sono rimasti letteralmente scioccati.... semplicemente si limitano a sgranare gli occhi, cosa che apprezzate. 
Adesso ce l' avete ben presente la scena? Vi devo anche descrivere la loro ben diversa reazione nel vedere l' amica #tutadelsabatosera
Ed ecco provata la mia ipotesi. Ora tutto questo era raccontato, ovvio, in chiave ironica ( il mio intento infatti non è assolutamente quello di criticare modi di vestire o di essere, anzi! ) ma il punto è...... chi uscirebbe seriamente con una cavolo di coda scompigliata con il proprio tipo ( che non appartiene assolutamente alla categoria #felpaescarpedaginnastica ma al contrario è uno di quelli 'del tipo' #iosonofigoelosobene ) sapendo di non essere 'del tipo' come minimo favolosa???
Questi sono i dannati problemi femminili ma chissà, forse anche i nostri cari maschietti a volte hanno problemi simili ( che ne dite di farcelo sapere magari con un commentino ;) ?  ) .... 
Però, anche se inizialmente sono veramente stata cattiva nel cancellare ogni illusione, devo correggermi. Alla fine a chi cavolo gliene frega di come siamo conciate?! Se devi uscire con un tipo, daje sorella fagli vedere che personalità hai dietro quegli occhioni da cerbiatta e fallo cadere ai tuoi piedi! Perché si, questo è il nostro potere nascosto: il potere dell' essere donna
E con questo io vi saluto, ve mando un mare di basci e mi raccomando, fatemi sapere riguardo le vostre esperienze e ovviamente riguardo situazioni imbarazzanti!
Vostra,
#confusedwoman

sabato 22 novembre 2014

Quando i nostri amici maschi erano come fratelli

Ricordate quando, ( negli anni '90? ), il gruppo di amici che frequentavamo era conosciuto alla perfezione dalla nostra famiglia?  Massì, sto proprio parlando di quel genere di amici/conoscenti le cui famiglie erano compagni di avventura dei nostri genitori e si conoscevano da, minimo, 40 anni....  Era così per i miei fratelli, oggi quasi trentenni, mentre per me esiste solo il vago ricordo di bambina... Domeniche intere passate a fare grigliate tutti in compagnia nel giardino di casa, le donne cucinavano, gli uomini preparavano la brace e bevevano birra e i bambini giocavano con il pallone...  ma perchè tutti questi, peraltro magnifici ricordi sfocati, mi sembrano così lontani? Quanto siamo cambiati nel giro di circa 10 anni, anno in più, anno in meno?!
Questo mare di ricordi e riflessioni sono nati in realtà da quando ho capito che ormai la serata a ballare che avevo tentato di organizzare per qualche giorno fa era saltata. La mia impressione è che ai giorni d' oggi ormai la serata in discoteca si riesca ad organizzare con massimo un' amica che conosci, e poi con chi incontri direttamente al locale, perfetti sconosciuti, o se ti va bene con un gruppo di amici con cui hai scambiato due parole durante l' intervallo in università: ovvero comunque degli sconosciuti.  
Da qui, mi sono saltati agli occhi i racconti di mia sorella, di quando passava le sue serate in discoteca insieme al gruppo di amici di una vita o di quando, nella peggior delle ipotesi, rimediava la serata ( e i passaggi ) insieme ai maschi, se non definiti quasi fratelli: ovvero due guardie del corpo che si sarebbero buttati in mezzo ad una rissa per proteggere la mia all' epoca ventenne sorellona... legami che io reputo magnifici, perché a mio parere puri. Oggi non dico sia impossibile averne amici del genere, assolutamente, però penso sia molto difficile riuscirci. Dico questo perché nell' ultimo periodo mi è capitato che mostrandomi, come al mio solito, una persona piuttosto espansiva e vivace, non era un caso che qualcuno interpretasse il mio comportamento come un modo di presentarmi disponibile, anziché semplicemente un modo di essere socievole ( come del resto intendevo io cari maschietti wewe! ) .... Così che il risultato che speravo di ottenere andava completamente in frantumi dipingendomi invece come una tipa qualunque 'in vendita'.... Sono l' unica a cui sia successo un episodio del genere? E faccio bene a pensare che ogni tanto il genere maschile sia un pò superficiale, senza sembrare criticona? Ma tralasciando i periodi più recenti, se ritorno ancora indietro di un paio d' anni allora posso ritrovare un amico di quelli che davvero non potrei mai dimenticare. Uno di quegli amici che non conosci a scuola ma in giro, in modo improvviso, non organizzato o calcolato, persone che entrano nella tua vita senza aver prima bussato o essersi presentati. Le amicizie più belle che ti sostengono nei periodi schifo e non solo per ridere e scherzare.... Quelle che però possono diventare altro per poi svanire. Mi è successa una volta e mi è bastato. Da lì in poi ho deciso di non rovinare più amicizie del genere perché troppo preziose, anche se oggi ogni tanto mi chiedo se tale proposito sia ancora valido per il futuro.... Voi avete mai avuto amici-fratelli? E come sono andati a finire?  

A riguardo però, volevo anche farvi presente un film che non ho ancora visto ma che mi sembra molto carino e soprattutto inerente a parte di quello che ho detto :) ... 
Si intitola Scrivimi ancora e ,sinceramente parlando, la prima cosa che mi è saltata agli occhi sennonché incuriosita non è stata la storia ma la tizia protagonista con i mega sopraccigli che recentemente vanno di moda. Non so mi è sempre sembrata originale e simpatica... e poi fa ridere... si perchè non capisci se mentre recita o posa per dei paparazzi stia pensando ad altro o proprio al fatto di avere quei simpatici cespuglietti sul viso che la diversificano tanto ( e aggiungo che se se la tirasse, non la biasimerei per niente ahah XD ).. Insomma ragazze, ragazzi, amici animali o quant' altro viii lascio il link del trailer del film (http://youtu.be/7CjYKa7TnvE) , che oltretutto esce domani!
Baci, bacioni vostra
                                                         #confusedwoman

venerdì 31 ottobre 2014

Un halloween che sarà difficile dimenticare

Ore 01:52
Appena tornata a casa, appena infilata nel letto. Diciamocelo, solo lui ci può capire e confortare come non può fare chiunque altro. E no, non sto parlando di un "lui" generico, ma proprio del letto.
Premettendo ed esprimendo l' amore incondizionato che solo una single può provare per un insieme di coperte, andrò a dichiarare quindi il vero succo del discorso.
Halloween. Anche solo con questa parola ho detto tutto. Le immagini che saltano agli occhi sono feste, mostri in ogni dove, strilli e urli, e magari un pò di casino per le strade. Eppure le immagini a cui i miei occhi spalancati e impotenti hanno assistito questa sera non me le sarei nemmeno sognate.
Finalmente, dopo anni che fantasticavo sul passare una bella serata di paura con mia sorella in città a Milano, ero riuscita ad organizzarmi con lei e dei suoi amici: saremo andati in una famosa discoteca della città e il travestimento zombiesco era nient' altro che obbligatorio. Avevo trascinato nell' euforia anche una mia amica conosciuta da poco all' università e tra trucchi sanguinosi e pelle cadente solo la lunga fila ci separava dalla festa. Eppure la situazione mi era familiare: freddo a causa delle giacche lasciate in macchina per non pagare il guardaroba, gente accalcata manco fossimo un unico panino al formaggio e la frustrante impazienza di entrare e iniziare a divertirsi. Tutta roba già vista e vissuta insomma. La situazione iniziale era tranquilla ma man mano che la fila scorreva, anche se riscaldata dai tanti corpi da cui ero circondata, il nervosismo e l' impazienza per l' attesa iniziavano a sentirsi nell' aria. Le persone cominciarono sempre più a schiacciarsi tra loro e dopo più di mezz'ora in coda la situazione stava degenerando. Più ci avvicinavamo all' entrata, più la folla si stringeva, schiacciando le persone a causa dell' effetto fisarmonica. Poi, tutto successe nel giro di qualche minuto. Dopo varie spinte ci accorgemmo di quanto in realtà la situazione stesse seriamente diventando pericolosa... Per non pensarci iniziai a "fantasticare" su quei programmi del tipo "1000 modi di morire" e ridendo tra me e me, sarcastica, mi chiesi se fosse realmente possibile lasciarci la pelle schiacciati dalla folla. La mia prima risposta, il cui lessico era rimasto influenzato dal gergo toscano, rimbombò nella mia mente con un "...Ma meglio! ". Come può succedere? Come potrebbe ferirsi un uomo in mezzo ad una fila assillante tanto da restarci secco? La seconda risposta fu però, dopo un momento di riflessione,diversa dalla prima: "... Può darsi". Si, era possibile perché era quello che stava succedendo. Istantaneamente decidemmo di uscire da quello che stava diventando un inferno e scavando con i denti e con le unghie iniziammo a farci strada verso l' uscita. Io ero l' ultima e mi ritrovai, in una frazione di secondo, completamente accerchiata. Non ebbi nemmeno il tempo di pensare ma sentivo solo un attacco di panico che stava per emergere e l' aria che iniziava a mancare a causa delle spinte e, in preda dello spazio occupato dal mio stesso corpo, mi sentii soffocata e persa. Finalmente uscita, pensai che il mio tentativo di spaventare era totalmente fallito perché quello scricciolo che stava tremando come una foglia dalla paura ero solo io. Mi ci vollero almeno dieci minuti di conforto sorellesco per far fermare le gambe e penso che nessuno abbia mai interpretato lo sguardo vacuo e perso di un tipico zombie come stavo facendo io in quel momento. 
La serata era saltata ma non ne ero rimasta per niente delusa. Non ne valeva la pena dopo lo shock di qualche istante fa. 

Tutto questo mi ha portato ovviamente ad una serie di riflessioni tipiche di me, quelle riflessioni da film o da morale di fine episodio. 
Credo che l' uomo tenti sempre di mascherarsi. Si, di fare paura agli altri, di dimostrare la sua forza per non sembrare debole e facile da ferire. Halloween è anche questo dopo tutto. Ma dentro quella folla, il mio trucco da zombie e i capelli cotonati da pazza non erano serviti a molto. Perché la verità è che ognuno di noi è più piccolo e fragile di quello che dimostra e facile da ferire. Non credo nemmeno che esista un uomo in grado di sopravvivere isolato e solitario; tutti abbiamo bisogno di un supporto, di qualcosa anzi di qualcuno che ci faccia da spalla su cui piangere, di un porto sicuro per non sentirci fragili e soli anche in mezzo ad una folla.... e un letto non credo sia sufficiente allo scopo... ma per ora, va bene così....  :) 
A voi è mai capitato un episodio del genere? E se sì, solo io mi sono sentita tornare bambina ( >.< ) ? Queste sono, per ora, le mie prime confessioni da mezza donna. Quell' esemplare, tanto originale da ambire alla completa indipendenza, seppur rimanendo ancora spaventata da una folla di estranei dai quali rifiuterebbe una caramella XD