Ma poi senti quella specie di tic. Sì, quel tic alla testa, o all'orecchio che ti fa venire solletico al collo, alla base della nuca. Allora ti sistemi e senza accorgertene ti passi una mano tra i capelli, come se quel gesto li rendesse più pettinati. Primo avviso. Non ci fai caso e continui a chiacchierare spensierata. Ma poi inizi a sistemarti i vestiti. Accavalli le gambe. Ti metti distrattamente un braccio sui fianchi, finché qualcuno non ti fai notare che sei in una posizione completamente innaturale, magari con una tipica frase "Ma che cosa stai facendo?", e niente, tu inciampi sui tuoi piedi ancora accavallati e fingi un'espressione stupita ed innocente.
Ed ecco che le antenne iniziano a darti un segnale. Rispondi alla conversazione ridendo e sorridendo più spesso. La gola ti pizzica, la pancia borbotta, il tuo corpo sta mandando segnali confusi e agitati, tanto che inizi a pensare "ma che cazz...?".
Ma lo sai che la risposta a tutti questi segnali è semplice, è lì, pronta ad accoglierti a braccia aperte.
Attrazione. Un verso sbatti, diciamocelo. Probabilmente l'attrazione è alla base di qualsiasi relazione più o meno amorosa. Se non c'è attrazione non c'è interesse. O almeno, non c'è l'interesse del primo impatto. L'attrazione che viene in seguito al primo impatto è diversa, è anticipata da un interesse che viene coltivato nel tempo. Ma l'attrazione del primo impatto è solo uno stupido dato di fatto. E' il tipico cartello autostradale che ti informa "Sei fottuta", e poi ti ride in faccia. Ah, ah.
Un dato di fatto che, per chi vuole avere sotto controllo il mondo intero, come ad esempio il genere femminile (senza generalizzare volontariamente), diventa un bel problema. Anche perché il 90% delle volte il soggetto in questione è un emerito imbecille. Non c'è davvero niente, niente e dico niente in quel soggetto che possa cogliere il tuo interesse, almeno caratterialmente e personalmente. Di solito è il giullare e/o pazzo del villaggio, il simpaticone che ubriaca tutti con le sue parole ammalianti che sanno di champagne e poi si rivelano vino San Crispino. Il soggetto che si atteggia con discorsi intelligenti in superficie e cazzate nel profondo. Valori buttati lì a caso che purtroppo, quando c'è attrazione, ti fanno davvero ubriacare, ubriacare di endorfine e altri stupidi ormoni della felicità, oppure sono solo ormoni da pre ciclo, post ciclo, insomma stupidi ormoni femminili e basta.
Il giorno dopo la rivelazione della tua situazione precaria, inizia il delirio: come ho fatto, come è potuto succedere, ma perché a me, quando, dove, chi sono, con chi mi sto a confondere, ecc. Ti senti una vera stupida, una stupida intrappolata dai paletti del tuo fisico inutile ancora mezzo adolescente, e mezzo semi adulto in crisi. Tutti problemi che il cervello non può assolutamente controllare.
Ho sempre trovato affascinante l'auto lavaggio del cervello adolescenziale. Dal nulla viene creato il nulla e questo processo si ripete per un numero indefinito di anni, alla ricerca di un misero significato di vita, fino a quando ci si stufa e si smette di cercare. A quel punto la concentrazione si sposta sull'invecchiamento e l'orologio biologico che già a 22 anni inizia a fare tic tac nella tua testa, ti avvisa che a 30 anni non manca così tanto e che se devi fare dei figli ti devi dare una mossa. Quando anche questa crisi passa, dal momento in cui decidi di non avere creature moleste intorno a te per il resto della tua vita, rinizi a preoccuparti del tuo aspetto, perché qualsiasi altro motivo non sarebbe stato abbastanza superficiale.
Beh, quando c'è attrazione questo motivo viene rimpiazzato dal forte impulso di fare colpo e di non farlo, di fare qualcosa e non fare niente, di strapparti i capelli o rasarti direttamente.
L'attrazione è un vero biglietto da visita per la fregatura land: l'impulso sessuale è il più primitivo degli istinti umani e non fai altro che sentirti combattuta sul da farsi, sul seguire l'ormone o seguire il cervello.
Il vero problema non sta nell'attrazione in sé: il problema sta nelle sue conseguenze. Ma noi donne lo sappiamo fin troppo bene: l'attrazione non porta proprio a niente. Porta alla famosa botta e via e basta. E che tu lo faccia o meno non ha importanza, ognuna è libera di fare e decidere della propria vita e soprattutto del proprio corpo qualsiasi cosa voglia. Ma per chi è ancorato irrimediabilmente e disperatamente all'amore cavalleresco di Cenerentola o di qualsiasi altra principessa da strapazzo in cui non crede nemmeno, è un problemino. Non è da te, non è nella tua natura. Stai cercando un diverso genere di rispetto e di interesse. La "notte di fuoco" la vuoi dal tipo che non è interessato solo al tuo corpo, ma al tuo cervello, alla tua personalità,al modo in cui ridi, o al tuo gesticolare e parlare da perfetta idiota. E' la maledizione degli irrimediabili semi romantici che non vogliono esserlo. E' quel tipo di promessa o di stretta di mano che hai fatto con te stessa: essere desiderata da chi davvero ti desidera, da chi ti merita e da chi ti vuole bene veramente.
Quindi ecco il guaio dell'attrazione. C'è chi si butterebbe nel vuoto. Lo farebbero tutti se non ci fosse il grillo parlante Cenerentola sulla spalla ogni volta che ci si pensa. In fondo la vita è una, va vissuta e sinceramente, lasciarsi andare, cadere e lasciarsi trasportare è una sensazione ammaliante come poche. E quindi c'è chi non si butta e sta a guardare. Si ingelosisce perché nel frattempo il pazzo del villaggio ha già cambiato canzone e quindi wow.
E allora basta fidarsi che palle. Andata l'attrazione di secondo impatto. Disintossichiamoci piano piano pensando ad altro tra un "chi cavolo è quella" e un "vorrei ammazzarlo" tira l'alto.
Prima o poi ce la faremo. In fondo la cotta da attrazione passa piuttosto velocemente.
Ma non si può negare che non aver accettato quella fetta di torta al cioccolato per poi rimanere lì a guardare gli altri che se la mangiano è una vera tortura.
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