Ore 01:52
Appena tornata a casa, appena infilata nel letto. Diciamocelo, solo lui ci può capire e confortare come non può fare chiunque altro. E no, non sto parlando di un "lui" generico, ma proprio del letto.
Premettendo ed esprimendo l' amore incondizionato che solo una single può provare per un insieme di coperte, andrò a dichiarare quindi il vero succo del discorso.
Halloween. Anche solo con questa parola ho detto tutto. Le immagini che saltano agli occhi sono feste, mostri in ogni dove, strilli e urli, e magari un pò di casino per le strade. Eppure le immagini a cui i miei occhi spalancati e impotenti hanno assistito questa sera non me le sarei nemmeno sognate.
Finalmente, dopo anni che fantasticavo sul passare una bella serata di paura con mia sorella in città a Milano, ero riuscita ad organizzarmi con lei e dei suoi amici: saremo andati in una famosa discoteca della città e il travestimento zombiesco era nient' altro che obbligatorio. Avevo trascinato nell' euforia anche una mia amica conosciuta da poco all' università e tra trucchi sanguinosi e pelle cadente solo la lunga fila ci separava dalla festa. Eppure la situazione mi era familiare: freddo a causa delle giacche lasciate in macchina per non pagare il guardaroba, gente accalcata manco fossimo un unico panino al formaggio e la frustrante impazienza di entrare e iniziare a divertirsi. Tutta roba già vista e vissuta insomma. La situazione iniziale era tranquilla ma man mano che la fila scorreva, anche se riscaldata dai tanti corpi da cui ero circondata, il nervosismo e l' impazienza per l' attesa iniziavano a sentirsi nell' aria. Le persone cominciarono sempre più a schiacciarsi tra loro e dopo più di mezz'ora in coda la situazione stava degenerando. Più ci avvicinavamo all' entrata, più la folla si stringeva, schiacciando le persone a causa dell' effetto fisarmonica. Poi, tutto successe nel giro di qualche minuto. Dopo varie spinte ci accorgemmo di quanto in realtà la situazione stesse seriamente diventando pericolosa... Per non pensarci iniziai a "fantasticare" su quei programmi del tipo "1000 modi di morire" e ridendo tra me e me, sarcastica, mi chiesi se fosse realmente possibile lasciarci la pelle schiacciati dalla folla. La mia prima risposta, il cui lessico era rimasto influenzato dal gergo toscano, rimbombò nella mia mente con un "...Ma meglio! ". Come può succedere? Come potrebbe ferirsi un uomo in mezzo ad una fila assillante tanto da restarci secco? La seconda risposta fu però, dopo un momento di riflessione,diversa dalla prima: "... Può darsi". Si, era possibile perché era quello che stava succedendo. Istantaneamente decidemmo di uscire da quello che stava diventando un inferno e scavando con i denti e con le unghie iniziammo a farci strada verso l' uscita. Io ero l' ultima e mi ritrovai, in una frazione di secondo, completamente accerchiata. Non ebbi nemmeno il tempo di pensare ma sentivo solo un attacco di panico che stava per emergere e l' aria che iniziava a mancare a causa delle spinte e, in preda dello spazio occupato dal mio stesso corpo, mi sentii soffocata e persa. Finalmente uscita, pensai che il mio tentativo di spaventare era totalmente fallito perché quello scricciolo che stava tremando come una foglia dalla paura ero solo io. Mi ci vollero almeno dieci minuti di conforto sorellesco per far fermare le gambe e penso che nessuno abbia mai interpretato lo sguardo vacuo e perso di un tipico zombie come stavo facendo io in quel momento.
La serata era saltata ma non ne ero rimasta per niente delusa. Non ne valeva la pena dopo lo shock di qualche istante fa.
Tutto questo mi ha portato ovviamente ad una serie di riflessioni tipiche di me, quelle riflessioni da film o da morale di fine episodio.
Credo che l' uomo tenti sempre di mascherarsi. Si, di fare paura agli altri, di dimostrare la sua forza per non sembrare debole e facile da ferire. Halloween è anche questo dopo tutto. Ma dentro quella folla, il mio trucco da zombie e i capelli cotonati da pazza non erano serviti a molto. Perché la verità è che ognuno di noi è più piccolo e fragile di quello che dimostra e facile da ferire. Non credo nemmeno che esista un uomo in grado di sopravvivere isolato e solitario; tutti abbiamo bisogno di un supporto, di qualcosa anzi di qualcuno che ci faccia da spalla su cui piangere, di un porto sicuro per non sentirci fragili e soli anche in mezzo ad una folla.... e un letto non credo sia sufficiente allo scopo... ma per ora, va bene così.... :)
A voi è mai capitato un episodio del genere? E se sì, solo io mi sono sentita tornare bambina ( >.< ) ? Queste sono, per ora, le mie prime confessioni da mezza donna. Quell' esemplare, tanto originale da ambire alla completa indipendenza, seppur rimanendo ancora spaventata da una folla di estranei dai quali rifiuterebbe una caramella XD